In occasione del centenario della Grande Guerra,
corrispondenza di soldati nicastresi dal fronte
Lucio Leone
Con l’ingresso del nostro Paese nel primo grande conflitto mondiale centinaia e centinaia di migliaia di giovani vengono chiamati a combattere per la Patria e spediti lontano da casa.
I nostri soldati, di qualsiasi grado, avvertono allora, fin da subito, il bisogno di comunicare con le proprie famiglie e scoprono, conseguentemente, l’importanza fondamentale della lingua scritta.
Chi mancava della necessaria istruzione si faceva aiutare da chi la possedeva, qualcun altro trovava il tempo e la voglia, anche in quelle tragiche circostanze, di imparare.
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