… io credo, che non si debbano temere le idee contrarie alle nostre, ma “il silenzio” perchè è nel silenzio, e non nelle argomentazioni contrarie, che si può leggere indifferenza, nessuna considerazione, ed al limite “silenzioso disprezzo”…
Francesco Marchetti
«… Nella Torre il silenzio era già alto. Sussurravano i pioppi del Rio Salto. I cavalli normanni alle lor poste frangean la biada con rumor di croste. Là in fondo la cavalla era, selvaggia, nata tra i pini su la salsa spiaggia; che nelle froge avea del mar gli spruzzi ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi …». No, amici, questa riflessione che affido al nostro sito web non è un esercizio di critica letteraria, ma, per quello che può valere, una amara riflessione sulla diffusa modalità di comportamento che vede opporre “il silenzio” alle idee, ed ancor più alle persone con le quali, per un qualsivoglia motivo, non ci sentiamo in sintonia o che comunque esprimono opinioni diverse dalle nostre. In altri termini, il passo della poesia di cui sopra è per me come una icona poetica di quella diffusa modalità di comportamento che amo definire “muro di gomma”, che preferisce “l’alzata di spalle” o addirittura il silenzio ostile, al civile confronto delle idee.