Ricordo di una guida

Marta La Scala
(dal notiziario Tr@cce e-mail n. 1-maggio 2012)

«I giovani sono la speranza del domani. Bisogna avere fiducia nelle loro possibilità e nelle loro capacità.  Il metodo scout è un’offerta concreta per aiutare i giovani al sacrificio, alla comunione, all’incontro con Dio»
(Dal diario di don Saverio Gatti).

Don Saverio Gatti è stato il sacerdote che negli anni ’60 creò il movimento scout a Lamezia Terme, allora Nicastro.
La sua persona, la sua azione umana e sacerdotale hanno segnato la Chiesa diocesana e la città di Lamezia Terme con impronta indelebile. La targa, posta nel cortile adiacente alla chiesa Cattedrale, ricorda il giorno delle promesse, quando, noi adolescenti, ci siamo impegnati a divenire guide ed entrare nel reparto e nella grande famiglia degli scout.

«Del vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia» (Baden Powell).

Ma… quante tracce sono rimaste in me! Il ricordo della mia squadriglia: la Stella Alpina ed una bellissima stella alpina con il motto «Per aspera ad astra» disegnata sul muro del nostro angolo.

Come non ricordare le altre guide? Oggi, ormai non più giovani, incontrandoci manifestiamo il nostro affetto che non può cambiare perché fondato sulla fiducia, lealtà e responsabilità. «La guida e lo scout pongono il loro onore nel meritare fiducia». Ancora oggi mi sento impegnata, persona degna di fiducia, affidabile in ogni momento della mia vita, nel percorso della strada che ho intrapreso.

«La guida è leale»: lealtà è proporsi per quello che si è; lealtà significa ricercare una coerenza tra i valori ed i comportamenti, rispettare i regolamenti che guidano e rendono possibili tutte le convivenze. Lealtà comporta sincerità, voler essere più che voler apparire, volontà di aprirsi, coerenza, stima e fiducia. Lo stile scout rimane in noi, anche col passare degli anni: senso di responsabilità e attenzione per l’altro danno la forza ad affrontare qualsiasi difficoltà e a fare sempre meglio.

Che cosa mi ha dato l’esperienza scout? Mi ha dato la lealtà come comportamento indiscutibile, il sapere meritare e dare fiducia, il coraggio di grandi scelte, la semplicità di vita, la responsabilità delle azioni e, soprattutto, l’amicizia universale ed una fede profonda.

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