I Cattolici e la Democrazia nella attuale situazione socio politica

Il pensiero sociale della chiesaPrendere parte senza prendere partito: una utopia possibile? La cosa più importante è la coscienza che i cattolici, e gli Adulti Scout Cattolici tra loro, devono avere della storicità delle loro scelte in campo sociale, scelte che postulano una loro non delegabile responsabilità.

Francesco Marchetti

 Premessa

Questa riflessione, che, da un punto di vista dello stile letterario, potrà apparirvi scritta con pacatezza e perfino con apparente distacco, nasce invece da una profondo travaglio interiore, che, tenendo a bada una naturale vena polemica, cerca, da sempre, accenti di una verità condivisa, unica possibilità per gli A/S di percorrere, come Movimento unitario, “Strade” che non portino a “vincere”contro un ipotetico avversario, ma, piuttosto, a “con-vincere” (vincere-con vincere insieme) circa la bontà di valori universali che realizzino per tutti gli abitanti di questa Polis Globale che è divenuta la terra, il tripode fondamentale del nostro essere uomini: Libertà, Giustizia e Pace.
Continua la lettura di I Cattolici e la Democrazia nella attuale situazione socio politica

Il reato di tortura ed il nostro essere cristiani

La necessità di un nuovo umanesimo.

Valentina Vitale

TorturaGli atti di barbarie e le atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale costituirono un vulnus profondo nella coscienza dell’umanità che ricercò e trovò all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la volontà che quanto accaduto non avesse a ripetersi mai più.
Il 10 dicembre 1948 veniva proclamata la Dichiarazione Universale dei diritti umani che sanciva – per la prima volta nella storia dell’umanità – che tutti gli uomini di tutti i Paesi del mondo, senza alcuna distinzione, erano portatori di diritti e libertà inderogabili ed inalienabili.
Ancora: nella nostra Costituzione del 1947 all’articolo 13 si legge: “La libertà personale è inviolabile. E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà”.
Infine ma non ultimo: la Convenzione europea sui diritti dell’Uomo, all’articolo 3 recita: “nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.
Continua la lettura di Il reato di tortura ed il nostro essere cristiani

Chi ama la comunità la distrugge, chi ama i fratelli costruisce la vera comunità

Libera sintesi del capitolo “Il servizio” (pagg. 70-83) del libro “Vita in comune” di Dietrich Bonhoeffer (*), a cura di  Francesco Marchetti

BonoefferIl 9 Aprile 2015 è stato il 70° anniversario della morte di Dietrich Bonhoeffer, il teologo evangelico che esplorò il significato della fede cristiana in un «mondo diventato adulto». Arrestato per aver partecipato a un complotto contro Hitler, fu impiccato a Flossenbürg il 9 aprile 1945.
Paradossalmente dobbiamo ringraziare la Gestapo se Dietrich Bonhoeffer ha scritto “Vita in comune”. Infatti la polizia segreta, alla fine del settembre 1937, aveva chiuso, insieme ad altri istituti della chiesa protestante, anche il “Seminario per predicatori” e la “Fraternità Finkenwalde”, diretti da Bonhoeffer, fraternità nel cui ambito un gruppo di pastori alle prime armi aveva cercato di praticare una “vita in comune”. Quindi al centro di questa testimonianza sulla vita in comune, stesa di getto nel 1938, sta una esperienza concreta. Il vivere in comunità, per Bonhoeffer, non mira a estinguere l’io del singolo, bensì a rendere ciascun soggetto una persona libera, forte e adulta nell’assunzione delle responsabilità  che la vita implica, sia per se che per gli altri.
Continua la lettura di Chi ama la comunità la distrugge, chi ama i fratelli costruisce la vera comunità

Una fiaba per adulti, una fiaba per ricordare

Sollevò il capo ed un pallido raggio di sole sfiorò

Valentina Vitale

Carissimo/a,
Voglio entrare con te, per un momento, nel mondo delle fiabe per ritrovare la dolcezza di antichi sapori mai dimenticati.

LupacchiottoC’era una volta, fra i trenta ed i quaranta anni fa, un piccolo lupacchiotto che nascondeva dietro il fiero pelo pronto ad arruffarsi, animo gentile e sensibilità di sentimenti. Gli piaceva perdersi nei boschi con i suoi piccoli amici, intrecciava felci per farne tavoli, si arrampicava gareggiando con gli scoiattoli sulle cime degli alberi più alti e, stando fermo lassù, cercava con lo sguardo la sicurezza della tana da poco abbandonata. Amava il gioco il piccolo lupacchiotto ed era convinto, nella sua originaria innocenza, che l’intera esistenza sarebbe stata così: un grande unico gioco in cui perdersi, ritrovarsi, raggomitolarsi.
Continua la lettura di Una fiaba per adulti, una fiaba per ricordare